Yoga flow

L’Hatha Vinyasa Yoga Flow è un tipo di yoga che, attraverso la sincronizzazione del respiro con il movimento (vinyasa),  unisce in un unico flusso (flow) una serie di posture (asana).

Le posture dall’esterno possono essere percepite come statiche, poiché durante la pratica vengono trattenute per un certo periodo di tempo (5 respiri),  ma all’interno l’asana continua a crescere, ad aprirsi e a cambiare attraverso un movimento sottile.

 

A differenza dell’ashtanga yoga (che pure si basa sul vinyasa) nell’atha vinyasa yoga flow la sequenza delle posture non è prestabilita e ordinata nell’ambito  di una specifica serie.

Questa flessibilità sequenziale permette allo studente di sperimentare asana sempre diverse e appartenenti a diversi stili di yoga.

Non si tratta naturalmente di due tecniche antitetiche ma di due modalità di attivazione del processo di “embodiment”, cioè di acquisizione di una maggiore consapevolezza del proprio corpo come parte integrante della propria esistenza.

 

Risposte

  1. Non ho ben capito cosa intendi con processo di embodiment, credevo che lo scopo dello yoga fosse l’unione tra corpo e mente, mentre questo tipo di yoga così “fisico” sembra dare più enfasi al soma piuttosto che alla psiche

  2. Il tuo commento mi dà l’opportunità di ampliare un concetto molto importante nella pratica yogica.
    In realtà lo yoga attraverso diversi sentieri porta al raggiungimento dell’unione tra corpo e mente, questo è il nucleo essenziale della disciplina. Quello che intendevo dire è che spesso noi trattiamo il nostro corpo come una macchina, chiedendogli di fare cose e compiere movimenti senza essere poi pienamente presenti in tali azioni (mettendo in atto gesti “automatici” riusciamo a fare anche più cose contemporaneamente, ma senza prestare l’attenzione dovuta al nostro corpo o alle parti di esso coinvolte).
    Lo psicologo somatico Sidney Jourad parla dell’uomo occidentale come di un individuo che “non è nel proprio corpo”, ovvero non è pienamente integrato con le proprie sensazioni.
    Le tecniche yoga, da questo punto di vista aiutano ad essere più presenti nel nostro corpo, ad “incarnare le nostre azioni”: osservando il nostro respiro, sentendo le sensazioni, trasformando tensioni e debolezze entro il corpo e cambiando i pattern abituali di movimento. Questo processo può essere appunto inteso come “embodiment”: approfondimento di una consapevolezza interiore, appropriazione delle nostre sensazioni e acquisizione di una coscienza cinestesica. Ma in ultima analisi tutte le dimensioni del sè -emotiva, cognitive, spirituale e fisica- si intersecano nell’espressione corporea.

  3. […] Yoga flow […]


Lascia un commento